In principio era il Verbo...e alla fine le "chiacchiere"...

Premetto che questo dolce non rientra fra i miei preferiti...ma è una di quelle ricette che in questo periodo fa il boom in rubriche, food blog e riviste gastronomiche...



Ti sto parlando delle Chiacchiere di Carnevale in previsione del satollo e lipidico giovedì grasso.

Personalmente il Carnevale mi trasmette una sensazione di sottile malinconia, di tristezza velata dal trucco delle maschere che affollano le strade delle città...


Ma nonostante tutto, e non per campanilismo, devo assolutamente dire che il Carnevale di Sciacca (la città in cui sono cresciuta) è uno dei più belli a cui ho assistito, sebbene vale il motto che si possa sempre fare di meglio per l'organizzazione.


La cosa che mi affascina di più sono le persone che realmente realizzano la manifestazione, quelli che spendono ore e ore di lavoro intenso per costruire i carri (fra una "sasizza arrustuta e un bicchieri di vinu"), quelli che già ripensano al Carnevale dell'anno prossimo durante il rogo di Peppe Nnappa (per chi non lo sapesse è la maschera che simboleggia il nostro Carnevale), quelli che, proprio per il rogo, si commuovono per la consapevolezza che si ritorna alla vita di sempre, fatta di maschere di altro tipo...


CHIACCHIERE DI CARNEVALE


Cosa ti occorre:

500 gr di farina
quasi mezza bustina di lievito per dolci
1 uovo e 2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
scorza di limone
1 pizzico di sale
30 gr di burro
1 bicchiere di grappa (non pienissimo mbriaconi)
zucchero a velo per decorare
olio di semi

Preparazione:

Inizia a sporcarti le mani per impastare...prepara la solita fontana con la farina, aggiungi il lievito, lo zucchero, la scorza del limone, il burro ammorbidito e le uova (ti ricordo uno interno e due tuorli).

E' arrivato il momento di ubriacare l'impasto con la grappa (se volete potete usare mezzo bicchiere di vino bianco e mezzo di grappa) e continua a stendere la pasta finché non si compatta e non diventa liscia.

Adesso potrete scegliere fra utilizzare una comoda macchina per stendere la pasta in sfoglie sottili oppure farlo con mattarello alle mani (l'importante è conservare nella pellicola l'impasto che non si lavora, perché altrimenti si secca).

Arriva il momento più simpatico quello di tagliuzzare la pasta con la classica rotellina (fatti aiutare dai figli in questi lavoretti) e crea le forme che preferisci,praticando al centro uno o due taglietti.

Friggere nell'olio bollente, stando attenti a non bruciare le chiacchiere...

Spolverizzare con lo zucchero a velo

Buon Carnevale a tutti...

Commenti

  1. Anche io no ci vado pazza ma quando me le offrono le assaggio sempre volentieri, e così anche stamattina, passando di qui, hofatto una bella colazione gustosa ! Ciao e a presto

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  2. Maga, ho notato che quelle che fanno i panifici qui non sono granché. Meglio forse quelle delle pasticcerie (e ovviamente quelle fatte in casa), soprattutto se fritte in olio buono e non con quello per motori, e se ben spolverizzate di zucchero a velo.
    Forse quest'anno, "chiacchierando", il carnevale ti sarà un po' meno malinconico...
    Ciao.

    Davide

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  3. Davide come al solito traspare la tua golosità e la buona forchetta che sei...:)
    Mi preparo a vivere un compleanno ed un Carnevale strepitosi...neanche io ci credo!

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